Franz Buchser (1828-1890) è un pittore svizzero che ha viaggiato e studiato tra Parigi, Firenze e Roma, all’Accademia di San Luca.
Buchser viaggiò molto in Europa e Africa: fece una visita a Fez, in Marocco, nel 1858, dove dipinse molte scene di strada e immagini del popolo beduino.
Nel 1866 visitò gli Stati Uniti e vi rimase fino al 1871. Dipinse scene delle pianure americane, ritratti di molte personalità importanti, tra cui il presidente Andrew Johnson, il segretario di Stato William Seward, il generale Sherman e l’ultimo ritratto conosciuto di Robert E. Lee. Dipinse anche una serie che ritrae soggetti afroamericani. Nei suoi ultimi anni, tornò nella sua nativa Svizzera.
Stilisticamente, Buchser è descritto come un pittore orientalista e come un realista. La collezione più importante delle sue opere si trova al Kunstmuseum Solothurn (80 dipinti) e al Kunstmuseum Basel (oltre 1000 schizzi a olio, disegni, acquerelli e taccuini).
Nell’immagine:
Schiava nera con tamburello, 1880.
L’inumana pratica della schiavitù sessuale, ancora oggi viva sia in Africa che in Europa, è ammantata nella pittura di Buchser da un’aura di romanticismo orientalista che ne nasconde i feroci risvolti sociali.
Il tema pittorico che è qui rappresentato, tuttavia, ebbe parecchio successo nel periodo tra 1800 e 1900: numerosi artisti si sono cimentati con opere come ‘la schiava (bianca o nera)’, ‘il mercato degli schiavi’ e simili, in cui ovviamente il nudo femminile in pose spesso lascive o sottomesse serviva ad attirare l’attenzione di innumerevoli clienti che, a loro volta, facevano crescere la domanda.